Adattamento colturale

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Guyot: il sistema di allevamento più diffuso in Europa

 

Ci sono molti sistemi di allevamento della vite. C’è chi rimane legato alla tradizione, come la pergola trentina o l’alberello basso, tipico a Pantelleria. Molti invece hanno seguito l’innovazione passando ad i famosissimi sistemi a spalliera. In Europa il più utilizzato è sicuramente il guyot, mentre nel resto del mondo è più diffuso il cordone speronato per la sua facilità di lavorazione e l’adattabilità ad una vendemmia meccanizzata.

Il primo invece, il guyot, fu ideato dal Dottor Jules Guyot nella metà del XIX secolo circa e presenta anche delle varianti. La sua struttura semplice in realtà presenta molti vantaggi. Per prima cosa la disposizione del ceppo permette una buona esposizione ai raggi solari che migliora i processi fotosintetici della pianta. Questa disposizione ha anche il vantaggio di un buon arieggiamento che diminuisce la possibilità di attacco delle muffe con conseguenza di un minore utilizzo di prodotti fitosanitari.

La potatura rimane più complicata e non può essere meccanizzata. Spesso lavorano lasciando tra le 8 e le 15 gemme per ceppo che garantiscono una maggiore concentrazione di sostanze negli acini migliorando la qualità del prodotto finale, ovvero il vino, a discapito del quantitativo.

Per ora rimane uno dei sistemi più qualitativi, adatto alla maggior parte degli ambienti pedoclimatici. Come già detto prima, numerose sono le varianti come il doppio guyot o guyot sovrapposto. Ognuno poi adotta quello che preferisce, l’importante è il risultato finale!


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